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La donna della domenica

(1975) R: Luigi Comencini A: Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset, Jean-Louis Trintignant, Aldo Reggiani. La nobile torinese Bisset diventa la prima indiziata dell’omicidio di un uomo. Dall’omonimo romanzo, intrigante poliziesco ben sceneggiato, con delle ottime esecuzioni attoriche e abili musiche morriconiane di contorno.

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Il buio nella mente

(1995) R: Claude Chabrol A: Isabelle Huppert, Sandrine Bonnaire, Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Cassel. Storia di una domestica assunta da una famiglia benestante che vive in una villa isolata nella campagna bretone. Quando fa amicizia con un’impiegata postale le conseguenze sono disastrose. Dramma avvincente e furioso, elevato da due performance stellari della coppia Huppert/Bonnaire premiata per la miglior interpretazione a Venezia.

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Orchidea selvaggia

(1989) R: Zalman King A: Mickey Rourke, Jacqueline Bisset, Carre Otis. L’avvocato Otis cade nelle tentazioni del carnevale di Rio. Erotismo da psichiatria, ma gli sguardi di Rourke sono accademia e il corpo di Carré sua vera futura moglie di quelli da copertina. Qualcuno storse il naso, ma il cinema erotico richiede gesti e fisico, e qui c’è tutto.

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Bullitt

(1968) R: Peter Yates A: Steve McQueen, Jacqueline Bisset, Robert Vaughn. Tenente di San Francisco deve proteggere il testimone di un processo ma prima dell’alba il testimone viene eliminato. Azione a corrente continua con l’inseguimento più famoso del cinema, McQueen è perfetto nel ruolo dello sbirro antieroe.

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Effetto notte

(1973) R: Francois Truffaut A: Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Leaud, Francois Truffaut. Un regista (Truffaut che interpreta sé stesso) cerca di girare un film d’amore ma incontra parecchi problemi. Metacinema d’autore all’insegna della leggerezza e della tecnica pura.