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La donna della domenica

(1975) R: Luigi Comencini A: Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset, Jean-Louis Trintignant, Aldo Reggiani. La nobile torinese Bisset diventa la prima indiziata dell’omicidio di un uomo. Dall’omonimo romanzo, intrigante poliziesco ben sceneggiato, con delle ottime esecuzioni attoriche e abili musiche morriconiane di contorno.

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La grande abbuffata

(1973) R: Marco Ferreri A: Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Philippe Noiret, Ugo Tognazzi. Quattro amici stanchi della vita decidono di suicidarsi nutrendosi fino a schiattare. Bislacco e tristemente spiritoso, con un quartetto scenico ineguagliabile.

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La cagna

(1972) R: Marco Ferreri A: Marcello Mastroianni, Catherine Deneuve, Corinne Marchand, Claudine Berg. La Deneuve è talmente attratta da Mastroianni che arriva a sottomettersi fino a prendere il posto del suo cane. Dalla novella di Flaiano, dramma lucido e aspro sulla solitudine e l’incomunicabilità.

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La città delle donne

(1980) R: Federico Fellini A: Marcello Mastroianni, Anna Prucnal, Bernice Stegers, Jole Silvani.  Soltanto un autore avrebbe potuto concepire un film del genere: fantasy rosa con protagonista uno sbalorditivo Mastroianni che ci conduce in un mondo pieno di donne. Sfrenato, impertinente, sensuale, un pezzo pregiato all’interno della storia della cinematografia tutta.

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Oci ciornie

(1987) R: Nikita Michalkov A: Marcello Mastroianni, Silvana Mangano, Marthe Keller, Elena Safonova. Un russo e un italiano (non è una barzelletta!) si incontrano su una nave e l’italiano inizia a raccontare al russo la sua storia. Stratosferica è poco per descrivere la prestazione da vecchio donnaiolo di Mastroianni, grazie alla quale fu premiato a Cannes. Per il resto, questo film tratto da Cechov dal titolo che mi ha sempre incuriosito è nostalgico, poetico, e bellissimo. Ultima apparizione su grande schermo per Silvana Mangano, fra le migliori attrici nostrane.

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Domenica d’agosto

(1950) R: Luciano Emmer A: Anna Baldini, Vera Carmi, Emilio Cigoli, Andrea Compagnoni, Marcello Mastroianni. Racconto di una domenica d’agosto al Lido di Ostia in mezzo a una vasta gamma di umanità. Pellicola divertente e che più nazionalpopolare si muore, vederla è come farsi letteralmente un bagno nel mare della nostalgia. Ma di Mastroianni (al suo primo vero ruolo) doppiato da Sordi, ne parliamo ??

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Ieri, oggi, domani

(1963) R: Vittorio De Sica A: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Aldo Giuffrè, Agostino Salvietti. La Loren mai stata più sexy, moltiplica per 3 il suo fascino in altrettanti episodi tutti al femminile, accompagnata dalla ammirevole figura di Mastroianni. E’ una gemma del cinema italiano e mondiale che vinse l’ Oscar, spassosa commedia che fa godere alla prima visione come alla decima. Lo spogliarello di Sophia Loren può dirsi entrato a buon diritto nella memoria collettiva.

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Matrimonio all’italiana

(1964) R: Vittorio De Sica A: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Aldo Puglisi, Tecla Scarano. L’ex prostituta Loren cerca in tutti i modi di farsi sposare dal ricco Mastroianni. Amabile trasposizione della commedia teatrale Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, nutrita da due interpreti estremamente seducenti. 4 David di Donatello per miglior regista, produttore, attrice e attore protagonisti, e nomina agli Oscar per Sophia Loren.

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Una giornata particolare

(1971) R: Ettore Scola A: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, John Vernon, Francoise Berd. Casalinga popolana e giornalista omosessuale si incontrano per caso a Roma nel 1938. Film d’autore di bella raffinatezza, ben sorretto da due “stelle” del cinema nostrano che dialogano fra loro in maniera altamente dilettevole. Golden Globe come miglior film straniero e due candidature agli Oscar, una per Mastroianni.

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Il bell’Antonio

(1960) R: Mauro Bolognini A: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Pierre Brasseur, Rina Morelli, Tomas Milian. Mastroianni, uomo molto amato dalle donne (ma vah?!), è considerato l’amante perfetto, ma solo la splendida moglie Cardinale conosce la verità. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Vitaliano Brancati, pittoresco scorcio di Sicilia sessantesca all’interno del quale si muove spavaldo e compiaciuto uno stupendo Marcello Mastroianni.