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Riso amaro

(1949) R: Giuseppe De Santis A: Vittorio Gassman, Doris Dowling, Silvana Mangano, Raf Vallone. Corteggiata sia dal rispettabile sergente Vallone che dal lestofante Gassman, la mondina Mangano sceglie il secondo rovinandosi la vita. Neorealistico ma non troppo, deliziosamente melodrammatico, esibisce una Silvana Mangano talmente sexy che bisogna guardarla attaccati al defibrillatore.

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Oci ciornie

(1987) R: Nikita Michalkov A: Marcello Mastroianni, Silvana Mangano, Marthe Keller, Elena Safonova. Un russo e un italiano (non è una barzelletta!) si incontrano su una nave e l’italiano inizia a raccontare al russo la sua storia. Stratosferica è poco per descrivere la prestazione da vecchio donnaiolo di Mastroianni, grazie alla quale fu premiato a Cannes. Per il resto, questo film tratto da Cechov dal titolo che mi ha sempre incuriosito è nostalgico, poetico, e bellissimo. Ultima apparizione su grande schermo per Silvana Mangano, fra le migliori attrici nostrane.

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Lo scopone scientifico

(1972) R: Luigi Comencini A: Alberto Sordi, Silvana Mangano, Joseph Cotten. Straccivendolo e sua moglie giocano a scopone con una vecchia riccona americana con l’intento di spennarla. Saggio tremendo sull’avidità umana, una commedia erosiva con punte di malefico divertimento e un tandem attoriale di assoluto pregio.