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Le notti di Cabiria

(1957) R: Federico Fellini A: Giulietta Masina, François Périer, Franca Marzi, Dorian Gray. Cabiria è una battona romana che culla sempre dentro di sé il desiderio di poter un giorno cambiare vita. Fra i primi 3/4 capolavori felliniani, dramma raro, incredibilmente poetico, tristemente comico e straordinariamente toccante, che beneficia di una interpretazione da manuale della Masina. Oscar come miglior film straniero e premio per la miglior attrice a Giulietta Masina a Cannes.

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L’amore

(1948) R: Roberto Rossellini A: Anna Magnani, Federico Fellini, Peparuolo, Amelia Robert. Due episodi: nel primo una donna scopre al telefono di essere stata lasciata, nel secondo una povera ingenua scambia un vagabondo per San Giuseppe. Magnifico pezzo rosselliniano beneficiante di una strepitosa Magnani e del solito geniale Fellini alla scrittura e recitazione. Imprescindibile per qualunque ammiratore del cinema.

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Fellini Satyricon

(1969) R: Federico Fellini A: Martin Potter, Hiram Keller, Max Born, Salvo Randone. La Roma antica filtrata dallo sguardo psicagogico e travolgente di Federico Fellini. Liberamente tratto dall’opera omonima di Petronio, valse al cineasta riminese 4 Nastri d’argento e una candidatura agli Oscar.

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Il Casanova di Federico Fellini

(1976) R: Federico Fellini A: Donald Sutherland, Tina Aumont, Cicely Browne, Carmen Scarpitta. Affascinante, immaginifica e sontuosa lettura felliniana della vita di Giacomo Casanova. Per qualcuno il miglior film di Fellini dopo 8 1/2, potrebbe non essere così ma è comunque un capolavoro. Oscar ai costumi.

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Giulietta degli spiriti

(1965) R: Federico Fellini A: Giulietta Masina, Sandra Milo, Mario Pisu, Valentina Cortese. Signorotta dell’alta borghesia romana (Masina) viene convinta a partecipare a delle sedute spiritiche affinché si decida a lasciare il marito traditore. Manifestazione meravigliosa e abbagliante della sconfinata immaginazione felliniana. Come scrisse qualcuno, siamo in presenza di “cinema da maestro”. Primo lungometraggio a colori del cineasta riminese.

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La città delle donne

(1980) R: Federico Fellini A: Marcello Mastroianni, Anna Prucnal, Bernice Stegers, Jole Silvani.  Soltanto un autore avrebbe potuto concepire un film del genere: fantasy rosa con protagonista uno sbalorditivo Mastroianni che ci conduce in un mondo pieno di donne. Sfrenato, impertinente, sensuale, un pezzo pregiato all’interno della storia della cinematografia tutta.

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La strada

(1954) R:  Federico Fellini A: Anthony Quinn, Giulietta Masina, Richard Basehart, Aldo Silvani. Quinn è un rozzo circense girovago che si porta in giro per i suoi spettacoli la tenera e fragile Masina. Il film che ha fatto conoscere al mondo l’autore riminese (che gli valse l’Oscar come miglior film straniero) è un dramma di potentissimo sentimentalismo tragico, irraggiato dalla proverbiale fantasia felliniana e impreziosito da una colonna sonora lacerante di Nino Rota.

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I vitelloni

(1953) R: Federico Fellini A: Alberto Sordi, Franco Fabrizi, Franco Interlenghi. Cinque giovani fancazzisti devono affrontare la vita adulta ormai incombente. Col consueto tocco magico Fellini elargisce comprensivo amore e dignità estetica all’umanità del fallimento.

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Otto e mezzo

TOP (1963) R: Federico Fellini A: Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Claudia Cardinale. Mastroianni è un regista in crisi che per il suo nuovo progetto si affida a ricordi e fantasie. Opera lunga, tortuosa, cervellotica, di fascino imperituro. E’ un Fellini che si specchia. Annoverato a ragione fra i migliori film della storia del cinema.

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La dolce vita

TOP (1960) R: Federico Fellini A: Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimee. L’assoluto Mastroianni cronista e puttaniere si gode la vita a Roma negli anni ’50. Tra sfarzo, silenzi e prorompenti seni, Fellini immerge il costume italiano nella fontana di Trevi. Un film che è anche un manifesto dell’arte cinematografica.