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La donna della domenica

(1975) R: Luigi Comencini A: Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset, Jean-Louis Trintignant, Aldo Reggiani. La nobile torinese Bisset diventa la prima indiziata dell’omicidio di un uomo. Dall’omonimo romanzo, intrigante poliziesco ben sceneggiato, con delle ottime esecuzioni attoriche e abili musiche morriconiane di contorno.

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Amour

(2012) R: Michael Haneke A: Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert, Alexandre Tharaud. Pellicola grandiosa, sincera e devastante, dotata di due performance sbalorditive, avente per protagonisti due anziani coniugi sull’orlo delle loro esistenze. Armatevi di pazienza e non ve ne pentirete. Ha vinto Oscar al miglior film straniero e Palma d’oro a Cannes.

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La mia notte con Maud

(1969) R: Éric Rohmer A: Jean-Louis Trintignant, Françoise Fabian, Marie-Christine Barrault, Antoine Vitez. Grande film di sottile romanticismo su un cattolico convinto che si innamora di una studentessa vista a messa. Nomina agli Oscar come miglior film straniero.

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Il conformista

(1970) R: Bernardo Bertolucci A: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Gastone Moschin, Enzo Tarascio. Spia fascista si reca in viaggio di nozze a Parigi con l’obiettivo di eliminare un dissidente politico. Dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, dramma audace e sontuosamente artistico. La fotografia di Storaro incanta. Ottenne David di Donatello al miglior film e candidatura agli Oscar per la sceneggiatura.

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Un uomo, una donna

(1966) R: Claude Lelouch A: Anouk Aimée, Jean-Louis Trintignant, Pierre Barouh, Valérie Lagrange. Potente storia d’amore fra due vedovi (Aimée/Trintignant). Dei magistrali movimenti di camera disegnano un melodramma d’antologia, leggero come un soffio sul collo. E, naturalmente ci sono loro, i due protagonisti… 2 Oscar: miglior film straniero, sceneggiatura.

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Il deserto dei Tartari

(1976) R:  Valerio Zurlini A: Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Giuliano Gemma, Helmut Griem, Jean-Louis Trintignant. Dal romanzo omonimo di Dino Buzzati, storia di un tenentino di un esercito imperiale che viene inviato in un avamposto dimenticato da Dio dove aspetterà di combattere contro i Tartari. Bel dramma sulla vita come attesa di qualcosa, apprezzabili le interpretazioni in splendidi spazi aperti dove risuonano le musiche suggestive del maestro Morricone. Vincitore di 2 David di Donatello: miglior film, miglior regia.

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Il sorpasso

(1962) R: Dino Risi A: Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Jean-Louis Trintignant. Spavaldo playboy incontra un universitario e lo trascina con sé in incredibili avventure. Coinvolgente e ben recitata commedia sociale, trae la sua massima efficacia oltre che dagli istrionismi del protagonista Gassman, anche dall’esibito storicismo e dalla baldanzosa rappresentazione della società italiana del miracolo economico.