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French Cancan

(1955) R: Jean Renoir A: Jean Gabin, Françoise Arnoul, María Félix, Anna Amendola. La storia romanzata della nascita del Moulin Rouge grazie al suo impresario interpretato da Gabin. Spettacolare e seducente.

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Il porto delle nebbie

(1938) R: Marcel Carné A: Jean Gabin, Michel Simon, Michèle Morgan, Pierre Brasseur. Gabin è un disertore dell’esercito che si innamora della deliziosa Morgan, tanto da voler fuggire con lei. Un dramma forte, trionfante di lirismo e tristezza. Premiato a Venezia, è l’adattamento per il cinema del romanzo omonimo (1927) di Pierre Mac Orlan.

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Grisbì

(1954) R: Jacques Becker A: Jean Gabin, René Dary, Dora Doll, Vittorio Sanipoli, Lino Ventura. Gabin (che vinse la Coppa Volpi a Venezia) è implacabile nel ruolo di un malavitoso costretto a scegliere fra il bottino di un colpo e la vita del suo compagno di crimine. Basato su un romanzo di Albert Simonin.

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L’angelo del male

(1938) R: Jean Renoir A: Jean Gabin, Julien Carette, Simone Simon, Fernand Ledoux. Donna instaura una relazione con un uomo dagli incontrollabili impulsi assassinatori. Da La bestia umana di Zola, un film realmente bestiale, oscuro e perfettamente affascinante. Rifatto in America nel ’54 da Fritz Lang, stesso soggetto.

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Alba tragica

(1939) R: Marcel Carné A: Jean Gabin, Jacqueline Laurent, Arletty, Jules Berry. Dopo aver commesso un omicidio, un uomo si barrica nella sua stanza ricordando gli eventi che lo hanno portato ad uccidere. Carné, non senza la fatidica mano di Jacques Prévert alla sceneggiatura, costruisce uno dei più grandi capolavori del cinema francese di ogni tempo, doloroso ed enormemente poetico. Rifatto dagli americani nel 1947 con il titolo LA DISPERATA NOTTE.

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La grande illusione

(1937) R: Jean Renoir A: Jean Gabin, Dita Parlo, Pierre Fresnay, Erich von Stroheim. Disquisizione potente e severa sulla guerra e in particolare su ciò che avviene durante il primo conflitto mondiale in un campo di prigionia tedesco fra soldati francesi internati. Mirabili interpretazioni non fanno che aumentarne l’impatto.