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L’uomo che sapeva troppo

(1956) R: Alfred Hitchcock A: James Stewart, Doris Day, Brenda de Banzie. Un imbattibile Stewart è un medico americano in vacanza con la moglie e il figlio in Marocco, che vedrà il suo viaggio sconvolto dall’incontro casuale con uno sconosciuto. Rifacimento dell’omonimo film del ’34 dello stesso regista, vinse l’Oscar alla migliore canzone.

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Rebecca – La prima moglie

(1940) R: Alfred Hitchcock A: Laurence Olivier, Joan Fontaine, George Sanders, Judith Anderson. Dal romanzo omonimo di Daphne du Maurier, storia di una giovane donna che sposa un affascinante vedovo solo per scoprire che deve vivere all’ombra della sua ex moglie, Rebecca, morta misteriosamente diversi anni prima. Capolavoro filmico di grande atmosfera, teso e magnifico, che vinse 2 Oscar (film, fotografia). Distribuito per l’Italia anche con i titoli LA PRIMA MOGLIE (REBECCA) e REBECCA.

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Caccia al ladro

(1955) R: Alfred Hitchcock A: Cary Grant, Grace Kelly, Jessie Royce Landis, John Williams. Ladro in pensione viene sospettato di essere tornato in attività in seguito a una serie di furti di gioielli. Giallo magistrale, elegante e avvincente, con un duo di star da brividi. Forse non il miglior Hitchcock in circolazione, ma comunque fra i migliori thriller in circolazione.

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Il delitto perfetto

(1954) R: Alfred Hitchcock A: Ray Milland, Grace Kelly, Robert Cummings, John Williams. Tennista inglese ingaggia un ex compagno di scuola per ammazzare la moglie. Thriller non ai massimi livelli hitchcockiani ma sufficientemente gustoso e molto stimolante. Indimenticabile G. Kelly nel ruolo della moglie. E’ stato rifatto (bene) nel 1998.

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Il club dei 39

(1935) R: Alfred Hitchcock A: Robert Donat, Madeleine Carroll, Lucie Mannheim, Godfrey Tearle. Da un romanzo, a Londra un uomo aiuta un agente segreto ma quando l’agente viene ammazzato l’uomo diventa il primo sospettato e viene trascinato in un vorticoso gioco di spie. Classico giallo sfumato di rosa alla Hitchcock, avvincente, suggerisce già l’alto livello artistico che raggiungerà negli anni a venire la carriera del regista inglese. Noto anche come I 39 SCALINI.

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Gli uccelli

(1963) R: Alfred Hitchcock A: Rod Taylor, Tippi Hedren, Jessica Tandy, Suzanne Pleshette. Classicone hitchcockiano, tratto dall’omonimo racconto di Daphne du Maurier, che parla di una località californiana attaccata in massa dagli uccelli. Tensione che monta ad ogni fotogramma, all’inizio vi sembrerà una innocente commedia, poi improvvisamente diverrete testimoni di un incubo. Il tutto passando attraverso momenti di grandissimo purissimo cinema.

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Notorious – L’amante perduta

(1946) R: Alfred Hitchcock A: Cary Grant, Ingrid Bergman, Claude Rains. La Bergman sposa la spia nazista Rains per aiutare gli USA e l’agente segreto Grant. Summa dell’hitchcockismo, noir spionistico ad alti livelli illuminato da un cast di stelle. Ebbe un incredibile successo di pubblico e critica.

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Psyco

(1960) R: Alfred Hitchcock A: Anthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles. Impiegata di una società immobiliare scappa con la cassa e si rifugia nel motel di uno squinternato (Perkins in una straordinaria performance). Classico del brivido, imprevedibile, inquieta ad ogni fotogramma. Mai altro film di Hitchcock ebbe un tale impatto, probabilmente perché agisce direttamente sulle nostre paure ataviche.

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La donna che visse due volte

(1958) R: Alfred Hitchcock A: James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes. Da un romanzo, poliziotto in pensione per vertigini accetta di sorvegliare la moglie di un amico che ha manie suicide. Epitome della cinematografia hitchcockiana, di calcato onirismo e magnifiche carrellate indietro con zoomata in avanti. Noto anche come: VERTIGO.

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Intrigo internazionale

(1959) R: Alfred Hitchcock A: Cary Grant, Eva Marie Saint, James Mason. Pubblicitario (un sontuoso Cary Grant) ricercato perché scambiato per un agente segreto ne combina di tutti i colori. Considerata una delle opere più riuscite di Hitchcock, avventurosa, con una trama forse un po’ troppo complessa ma l’intrigo intriga. La scena del raid aereo è negli occhi di tutti.