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Angoscia

(1944) R: George Cukor A: Charles Boyer, Ingrid Bergman, Joseph Cotten, May Whitty. Una Bergman da Oscar (l’altro alla scenografia) viene mandata a studiare in Italia per diventare cantante d’opera. Una volta tornata a Londra, degli strani eventi metteranno in discussione la sua sanezza mentale. Psico-noir di gran classe, ripreso come se dovesse succeder sempre qualcosa di inatteso ad ogni sequenza.

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La costola di Adamo

(1949) R: George Cukor A: Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Judy Holliday, Tom Ewell. Gran pezzo di cinema con il favoloso duo Tracy/Hepburn che fanno marito e moglie uniti nella vita ma avversi in tribunale. Classico della commedia statunitense, leggero, sofisticato ed esilarante. Generò una serie TV dal titolo omonimo.

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Il diavolo è femmina

(1935) R: George Cukor A: Katharine Hepburn, Cary Grant, Brian Aherne, Edmund Gwenn. Per aiutare il padre vedovo la Hepburn decide di travestirsi da ragazzo per potersi muovere più liberamente in società. Accattivante commedia sui generis con delle ottimamente energetiche interpretazioni. Da un romanzo di Compton Mackenzie.

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E’ nata una stella

(1954) R: George Cukor A: Judy Garland, James Mason, Jack Carson, Charles Bickford. Attore cinematografico in declino decide di provare a lanciare una giovane e promettente cantante. Fra incredibili sequenze musicali si compie un dramma da crepacuore fulgido e commovente. Garland è ai suoi vertici. Primo rifacimento dell’omonimo film del ’37, ne sono seguiti altri due nel 1976 e nel 2018.

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Scandalo a Filadelfia

(1940) R: George Cukor A: Cary Grant, Katharine Hepburn, James Stewart, Ruth Hussey. L’ereditiera Hepburn sbatte fuori di casa suo marito Grant, decide di risposarsi ma il suo ex le mette alle calcagna il giornalista Stewart con l’intento di boicottarle le nozze. Commedia perfetta senza se e senza ma, divertente, romantica, con una sceneggiatura spumeggiante e un cast sensazionale. Da un’opera di Broadway, guadagnò due Oscar, a James Stewart per il miglior attore protagonista e a Donald Ogden Stewart per la miglior sceneggiatura non originale.

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Incantesimo

(1938) R: George Cukor A: Katharine Hepburn, Cary Grant, Doris Nolan, Lew Ayres. Triangolo amoroso fra due ricchissime sorelle e un giovane di umili origini. Hepburn e Grant duettano meravigliosamente in questa brillante commedia fatta con tutti i crismi della grande commedia americana.

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Nata ieri

(1950) R: George Cukor A: Judy Holliday, William Holden, Broderick Crawford, Howard St. John. Uomo d’affari assume giornalista per educare l’amante svampita. Da un’opera teatrale, commedia allegrotta che mette di buonumore, recitata con energico brio soprattutto dalla protagonista Holliday che non a caso ottenne l’Oscar. Rifacimento negli anni 90, così così.

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Il mago di Oz

(1939) R: Victor Fleming, George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog, King Vidor A: Judy Garland, Frank Morgan, Ray Bolger. Classico della cinematografia americana ispirato all’arcinoto romanzo di L. Frank Baum su una ragazzina del Kansas di nome Dorothy che finisce in un mondo fantastico popolato da bizzarre creature. Emozionante, è tutto perfetto, a partire dalla Garland nei panni della giovane protagonista fino alle musiche sognanti per le quali vinse l’Oscar. Premiato con la statuetta anche per la miglior canzone Over the rainbow. Intramontabile.